La Scuola

La scuola è sorta ad Enna grazie all’opera delle Suore Clarisse Francescane del Santissimo Sacramento, che utilizzò alcuni edifici riadattati allo scopo, venne successivamente ampliata subito dopo il secondo conflitto mondiale.

Successivamente venne così pubblicamente inaugurata la Scuola dell’Infanzia, che, la poneva sotto il patronato di Sua Altezza Reale il “Principe di Napoli”, dal quale la Scuola stessa prese il nome.

Nel corso degli anni l’edificio che ospita la Scuola, pur mantenendo le strutture architettoniche originarie, ha subito diverse modifiche e migliorie, atte a rendere la struttura funzionale e rispondente alle normative vigenti.

Alcuni importanti e recenti lavori sono stati possibili grazie all’impegno delle Suore dell’Istituto Francescano che sentono e vivono la scuola come bene prezioso e condiviso.

La nostra scuola fonda il proprio progetto educativo sui principi ispiratori della pedagogia cristiana. La Scuola dell’Infanzia ha lo scopo di educare i bambini, favorire la crescita integrale della loro personalità umana e far sì che ogni bambino possa sviluppare le sue facoltà, il suo giudizio, la sua responsabilità morale, sociale e religiosa.

Alla famiglia la scuola chiede: collaborazione, disponibilità, fiducia, rispetto delle linee educative ed interessamento per i contenuti della programmazione.

La scuola “Principe di Napoli”, pensa al bambino come persona, soggetto di diritti inalienabili ed intende promuovere lo sviluppo attraverso la cura attenta di tutte le sue esigenze materiali e, più ancora, psicologiche e spirituali.

Ai bambini è chiesto di essere protagonisti dell’attività educativa per maturare l’identità, conquistare l’autonomia e sviluppare le proprie competenze.

Ai genitori (primi responsabili dell’educazione dei figli) è chiesto:

  • Accettazione e condivisione del progetto educativo nella totalità della sua proposta;
  • Partecipazione agli incontri formativi;
  • Collaborazione nello svolgimento delle attività didattiche in un dialogo costruttivo.

Ai docenti è chiesto:

  • La scelta di fede che fa di ogni educatore, di scuola cattolica, un evangelizzatore;
  • La collaborazione e il dialogo;
  • La capacità di interpretare la complessità delle esperienze vitali del bambino diventando ponte ideale tra la casa e il mondo, senza mai sostituirsi alla famiglia;
  • Considerare con discrezione, rispettosa comprensione e solidarietà le situazioni famigliari difficili socialmente, culturalmente ed economicamente precarie presenti;
  • Esplicitare la propria offerta formativa globale, gli interventi didattici, le strategie metodologiche, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione del processo evolutivo del bambino, mediante incontri con tutti i genitori.
  • La competenza professionale di tipo culturale, didattico e organizzativo con attenzione alla programmazione personale e collegiale;
  • Il coinvolgimento profondo e sereno ponendosi accanto ai bambini e guardandoli sempre con amore e con rispetto, avendo particolare attenzione a chi più ha bisogno.

Al personale non docente è chiesto:

  • La scelta di fede che fa di ogni operatore, di scuola cattolica, un evangelizzatore;
  • Coscienza chiara che anche il più semplice gesto ha valenza educativa
  • Competenza organizzativa per un ambiente funzionale.
  • La scuola da parte sua, attraverso varie iniziative sensibilizza le componenti della
  • comunità educativa all’assunzione della loro responsabilità e alla partecipazione educativa,
  • perciò promuove incontri volti:
  • A presentare il progetto educativo e il Piano personalizzato delle attività educative;
    • Ad approfondire problemi educativi organizzando incontri di formazione con specialisti delle scienze dell’educazione per affrontare e approfondire tematiche relative all’impegno educativo comune;
    • A promuovere iniziative varie (culturali, religiose, di sostegno alla scuola).
  • La scuola, inoltre:
  • Promuove l’integrazione scolastica;
  • Favorisce l’inserimento di bambini appartenenti a culture, razze e religioni diverse facendo leva sui punti di incontro tra le specifiche esigenze e il progetto educativo della scuola.

AMBITO DEI RAPPORTI ISTITUZIONALI

La scuola dell’Infanzia “Principe di Napoli” è impegnata ad assicurare a tutti i bambini che la frequentano una formazione di base che realizzi, sul piano educativo, un’effettiva parità attraverso una scelta di fondo che, considerando il bambino protagonista del proprio processo di sviluppo in quanto soggetto di diritti, ne rispetta le personali caratteristiche e ne favorisce la maturazione globale nell’ambito di una concezione cristiana della vita e dell’uomo.

Mantiene rapporti con la federazione regionale della F.I.S.M.

Partecipa ai gruppi provinciali di coordinamento pedagogico – didattico che consentono un monitoraggio continuo sui livelli qualitativi della proposta educativa, un raccordo interscolastico di collegamento, un aggiornamento continuo, oltre che un confronto progettuale ed esperienziale e la verifica delle progettualità avviate all’interno delle singole scuole dell’Infanzia.

Il senso di appartenenza alla F.I.S.M. si concretizza nella disponibilità ad aderire alle iniziative di aggiornamento e formazione per il personale docente, per la persona responsabile del coordinamento gestionale e organizzativo della scuola.

IL CONTESTO

  • ANALISI DEL TERRITORIO

La città di Enna, si trova a circa 1000 mt di quota sul livello del mare, rinomata cittadina per le diverse dominazioni succedutesi nella città, dai resti del castello di Lombardia e della torre ottagonale costruita al tempo della dominazione di Federico Secondo di Svevia.

Sviluppatosi attorno ad un nucleo di origine medievale culminante con il Castello di Lombardia, il paese è da diversi anni meta di una attività turistica sempre crescente.

  • SITUAZIONE DEMOGRAFICA

La previsione basata sui dati demografici fornito dall’ufficio anagrafe del comune di Enna e dalla media della percentuale di iscrizione presso la nostra scuola degli anni precedenti è di 60 bambini frequentanti sia la scuola primavera che l’infanzia.

ORGANIZZAZIONE, RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA

SPAZI:

LO STABILE E’ STRUTTURATO IN UN PIANO INTERRATO, PIANO TERRA, TRE PIANI SUPERIORI.

  • PIANO INTERRATO:
  • Locali tecnici, quali riserve idriche, locale macchina ascensore, deposito attrezzature.
  • PIANO TERRA:
  • Atrio d’ingresso;
  • Sala di ricevimento;
  • Portineria;
  • Sala mensa suore;
  • Cucina;
  • Dispensa;
  • Corridoio;
  • Cappella;
  • Sacrestia;
  • Servizi annessi alla sacrestia;
  • Sala accoglienza bambini.
  • PRIMO PIANO – SCUOLA “PRINCIPE DI NAPOLI:
  • Segreteria – direzione – ufficio educatrici;
  • Disimpegno;
  • 1 aula per sezione primavera con annesso bagnetto;
  • 3 aule per infanzia con bagni per bambini;
  • Sala polifunzionale con annesso ripostiglio;
  • Sala mensa;
  • SECONDO e TERZO PIANO:
  • Spazio riservato alla comunità di suore